Tanto variegato quanto la stessa Sicilia.

Pianeta

Chi pensa alla Sicilia solo come a sole a volontà e Nero d’Avola, non conosce ancora Planeta. Questa cantina rappresenta la nuova generazione del Sud – aperta, cosmopolita, ma profondamente radicata. Tra l’Etna e Menfi, tra storia e futuro.

La famiglia Planeta non ha solo prodotto vino. Ha realizzato un’idea: Sicilia come mondo a sé – come un proprio mondo del vino. Con rispetto per l’origine, ma senza timore di nuove strade. Oggi i Planeta gestiscono sei aziende vinicole, distribuite su tutta l’isola. Noto, Vittoria, Etna, Capo Milazzo – ogni regione con una propria voce, un proprio carattere.

La cantina è stata fondata dal Barone Diego Planeta, un visionario con lungimiranza. Oggi i suoi figli e cugini – Francesca, Alessio, Santi – portano avanti il progetto. Con passione, con curiosità, con uno sguardo chiaro verso il futuro.

Cosa distingue Planeta? Non l’etichetta. Non la moda. Ma il principio: ogni vitigno dove si esprime al meglio. Ogni vino con una propria firma. E tutta la Sicilia come palcoscenico.

Planeta non è una cantina. Planeta è un capitolo. Nella storia di un’isola che sta appena iniziando a mostrare tutto il suo potenziale.

I vini di Planeta sono una dichiarazione senza compromessi di origine, carattere e classe. Non sono un caso, ma un'affermazione.

Famiglia Vergani

Progetto familiare

Da oltre 17 generazioni la famiglia Planeta vive in Sicilia. Ciò che una volta iniziò con l'agricoltura, le olive e le viti, oggi è uno dei marchi leader nel vino e nel piacere in Italia. Ma nonostante tutta la crescita, una cosa è rimasta: la famiglia è al centro. E con essa: Alessio Planeta.

Alessio non è solo l'amministratore delegato – è l'architetto dietro l'identità moderna di Planeta.

Dopo studi ed esperienze in Italia e all'estero, è tornato negli anni '90 con un obiettivo chiaro: tradurre il potenziale della Sicilia in vini di classe mondiale.

È stato lui a capire che la Sicilia non è una sola regione vinicola, ma molte – e che ha ampliato la tenuta passo dopo passo sull'isola: da Menfi a Vittoria, Noto, sull'Etna, fino a Capo Milazzo. Sempre con rispetto per il terroir, sempre alla ricerca della migliore espressione di ogni regione.

Progresso con origine

L'innovazione non è un termine di marketing per Planeta – è parte del DNA. Mentre molti discutevano ancora della Sicilia come regione vinicola, Planeta aveva già iniziato a ridefinirla.

Ciò che oggi suona ovvio, un tempo era radicale: Chardonnay nel caldo sud-ovest. Fertili terrazze di vigneti su cenere vulcanica nera. Viticoltura sostenibile in un clima che altri avrebbero già abbandonato.

Planeta è stata la prima cantina siciliana a puntare sulla diversità regionale – con sei cantine in diverse zone dell'isola. Non per diventare più grande. Ma per lavorare con maggiore precisione. Ogni luogo, ogni vitigno, ogni vino – su misura per il suo terroir.

Un'isola. Molte facce

Tutto è iniziato a Menfi. Qui, nel sud-ovest della Sicilia, si trova la tenuta Ulmo – da generazioni di proprietà familiare. Clima mediterraneo, terreni argillosi, colline e vento: il luogo perfetto per il primo grande passo di Planeta. Da qui è nata l'idea di non vedere la Sicilia come una singola regione vinicola, ma come un mosaico di terroir differenti.

Oggi Planeta è attiva in sei regioni dell'isola – ognuna con un carattere proprio, ogni sito con un ruolo chiaro.

Che si tratti delle colline calcaree di Noto, dei flussi di lava vulcanica dell'Etna, dei terreni sabbiosi rossi di Vittoria o del progetto pionieristico a Capo Milazzo: Planeta non ha cercato di uniformare la Sicilia – ma di esprimerla appieno.

Ogni vino nasce dove può esprimersi al meglio. La varietà d'uva segue il terreno, non il mercato. Non è un concetto – è una convinzione.

Planeta pensa in modo regionale – e ne fa un quadro complessivo che è più della somma delle sue parti.

Con Menfi come origine. E la Sicilia come identità.

Progetto familiare

Da oltre 17 generazioni la famiglia Planeta vive in Sicilia. Ciò che una volta iniziò con l'agricoltura, le olive e le viti, oggi è uno dei marchi leader nel vino e nel piacere in Italia. Ma nonostante tutta la crescita, una cosa è rimasta: la famiglia è al centro. E con essa: Alessio Planeta.

Alessio non è solo l'amministratore delegato – è l'architetto dietro l'identità moderna di Planeta.

Dopo studi ed esperienze in Italia e all'estero, è tornato negli anni '90 con un obiettivo chiaro: tradurre il potenziale della Sicilia in vini di classe mondiale.

È stato lui a capire che la Sicilia non è una sola regione vinicola, ma molte – e che ha ampliato la tenuta passo dopo passo sull'isola: da Menfi a Vittoria, Noto, sull'Etna, fino a Capo Milazzo. Sempre con rispetto per il terroir, sempre alla ricerca della migliore espressione di ogni regione.

Progresso con origine

L'innovazione non è un termine di marketing per Planeta – è parte del DNA. Mentre molti discutevano ancora della Sicilia come regione vinicola, Planeta aveva già iniziato a ridefinirla.

Ciò che oggi suona ovvio, un tempo era radicale: Chardonnay nel caldo sud-ovest. Fertili terrazze di vigneti su cenere vulcanica nera. Viticoltura sostenibile in un clima che altri avrebbero già abbandonato.

Planeta è stata la prima cantina siciliana a puntare sulla diversità regionale – con sei cantine in diverse zone dell'isola. Non per diventare più grande. Ma per lavorare con maggiore precisione. Ogni luogo, ogni vitigno, ogni vino – su misura per il suo terroir.

Un'isola. Molte facce

Tutto è iniziato a Menfi. Qui, nel sud-ovest della Sicilia, si trova la tenuta Ulmo – da generazioni di proprietà familiare. Clima mediterraneo, terreni argillosi, colline e vento: il luogo perfetto per il primo grande passo di Planeta. Da qui è nata l'idea di non vedere la Sicilia come una singola regione vinicola, ma come un mosaico di terroir differenti.

Oggi Planeta è attiva in sei regioni dell'isola – ognuna con un carattere proprio, ogni sito con un ruolo chiaro.

Che si tratti delle colline calcaree di Noto, dei flussi di lava vulcanica dell'Etna, dei terreni sabbiosi rossi di Vittoria o del progetto pionieristico a Capo Milazzo: Planeta non ha cercato di uniformare la Sicilia – ma di esprimerla appieno.

Ogni vino nasce dove può esprimersi al meglio. La varietà d'uva segue il terreno, non il mercato. Non è un concetto – è una convinzione.

Planeta pensa in modo regionale – e ne fa un quadro complessivo che è più della somma delle sue parti.

Con Menfi come origine. E la Sicilia come identità.