Tanto variegato quanto la stessa Sicilia.
Pianeta
Chi pensa alla Sicilia solo come a sole a volontà e Nero d’Avola, non conosce ancora Planeta. Questa cantina rappresenta la nuova generazione del Sud – aperta, cosmopolita, ma profondamente radicata. Tra l’Etna e Menfi, tra storia e futuro.
La famiglia Planeta non ha solo prodotto vino. Ha realizzato un’idea: Sicilia come mondo a sé – come un proprio mondo del vino. Con rispetto per l’origine, ma senza timore di nuove strade. Oggi i Planeta gestiscono sei aziende vinicole, distribuite su tutta l’isola. Noto, Vittoria, Etna, Capo Milazzo – ogni regione con una propria voce, un proprio carattere.
La cantina è stata fondata dal Barone Diego Planeta, un visionario con lungimiranza. Oggi i suoi figli e cugini – Francesca, Alessio, Santi – portano avanti il progetto. Con passione, con curiosità, con uno sguardo chiaro verso il futuro.
Cosa distingue Planeta? Non l’etichetta. Non la moda. Ma il principio: ogni vitigno dove si esprime al meglio. Ogni vino con una propria firma. E tutta la Sicilia come palcoscenico.
Planeta non è una cantina. Planeta è un capitolo. Nella storia di un’isola che sta appena iniziando a mostrare tutto il suo potenziale.
In tutto il mondo - un classico
Chardonnay Planeta
Vitigno: 100% Chardonnay
Vinificazione: 11 mesi in barrique francesi Allier da 225 l (50% nuove, 50% in secondo e terzo utilizzo), accompagnata da regolare bâtonnage – affinamento che crea cremosità e complessità
Uno Chardonnay pieno di profondità e carattere – stile borgognone con sole mediterraneo. Cremoso, minerale ed equilibrato, Planeta qui lancia una dichiarazione: internazionale, ma profondamente radicato nel terroir meridionale. Un degno compagno per piatti raffinati, pesce di mare, risotto ai funghi o semplicemente da gustare.
Sicilia nella sua forma più accessibile
La Segreta
La linea La Segreta è l'invito di Planeta a scoprire la varietà della Sicilia in modo semplice. Prende il nome dalla foresta "La Segreta", che confina con i vigneti intorno alla tenuta Ulmo, e incarna la filosofia della casa: origine, artigianalità e piacere di bere alla pari.
La Segreta rappresenta vini con uno stile chiaro, frutta fresca e leggerezza mediterranea. Vitigni internazionali come Chardonnay, Merlot e Syrah si incontrano qui con varietà locali come Grecanico o Nero d’Avola. Cuvée autentiche con carattere, ma senza pesantezza.
Dove tutto è iniziato
Menfi
Menfi è il cuore di Planeta. Qui, sulla costa sud-occidentale della Sicilia, è iniziata negli anni '90 la storia moderna della cantina – con la tenuta Ulmo, di proprietà della famiglia sin dal XVII secolo. Ciò che è iniziato come un progetto audace tra uliveti e vecchi filari di viti, è diventato il punto di partenza di una storia di successo siciliana.
Il terroir di Menfi è caratterizzato da colline, terreni argillosi e dalla costante brezza del vicino Mar Mediterraneo. Qui nascono vini con profondità, freschezza ed equilibrio – specialmente da Chardonnay, Grecanico, Nero d’Avola, Merlot o Syrah.
Soprattutto lo Chardonnay di Planeta ha ottenuto da Menfi un riconoscimento internazionale: potente, elegante, con struttura borgognona – una pietra miliare siciliana nel segmento dei vini bianchi.
Ma Menfi è più di una semplice origine. È il laboratorio di Planeta per innovazione, qualità e sostenibilità. Qui è stata posta la base – con rispetto per la natura, la tradizione e il futuro del vino siciliano.
La dedizione all'eccellenza
Didacus
Didacus non è semplicemente un vino. È l’omaggio personale di Planeta – al fondatore Diego Planeta, allo spirito pionieristico, all’eleganza siciliana di livello mondiale.
Dal 2014 Planeta imbottiglia sotto il nome Didacus solo il meglio che la cantina produce. Inizialmente come Chardonnay in purezza, poi affiancato da un Cabernet Franc, Didacus rappresenta una selezione senza compromessi, una vinificazione precisa e un profondo rispetto per il terroir di Menfi.
Il Didacus Chardonnay si presenta complesso, finemente strutturato e carico di tensione – nella tradizione dei grandi Borgogna, ma con un’anima mediterranea. Frutta a nocciolo, agrumi, fumo, mineralità. Non un vino rumoroso, ma uno stile concentrato e intellettuale con un grande potenziale di invecchiamento.
Il Didacus Cabernet Franc è potente, ma non pesante. Denso, ma trasparente. Bacche nere, tabacco, grafite e un tocco di sapidità formano un vino rosso profondo che non rinnega la sua origine – eppure risponde a standard globali.
Entrambi i vini nascono in tirature rigorosamente limitate e solo in annate eccezionali. Didacus è ciò che accade quando artigianalità, origine e visione si incontrano perfettamente.
Anima barocca
Noto
Noto non è solo patrimonio mondiale dell'UNESCO, ma anche la casa di alcuni dei vini più affascinanti della Sicilia. Tra terreni calcarei dorati, calore e vicinanza al mare, Planeta ha trovato qui un terroir che unisce storia e modernità – con un chiaro focus: Nero d’Avola e Moscato Bianco.
Per Planeta, Noto non è solo una località – è una dichiarazione d'amore per il sud della Sicilia. Con Santa Cecilia e Passito di Noto nascono qui due vini che uniscono tradizione e ambizione. Espressivi, autentici – e chiaramente: inconfondibilmente siciliani.
I vini di Planeta sono una dichiarazione senza compromessi di origine, carattere e classe. Non sono un caso, ma un'affermazione.

Progetto familiare
Da oltre 17 generazioni la famiglia Planeta vive in Sicilia. Ciò che una volta iniziò con l'agricoltura, le olive e le viti, oggi è uno dei marchi leader nel vino e nel piacere in Italia. Ma nonostante tutta la crescita, una cosa è rimasta: la famiglia è al centro. E con essa: Alessio Planeta.
Alessio non è solo l'amministratore delegato – è l'architetto dietro l'identità moderna di Planeta.
Dopo studi ed esperienze in Italia e all'estero, è tornato negli anni '90 con un obiettivo chiaro: tradurre il potenziale della Sicilia in vini di classe mondiale.
È stato lui a capire che la Sicilia non è una sola regione vinicola, ma molte – e che ha ampliato la tenuta passo dopo passo sull'isola: da Menfi a Vittoria, Noto, sull'Etna, fino a Capo Milazzo. Sempre con rispetto per il terroir, sempre alla ricerca della migliore espressione di ogni regione.

Progresso con origine
L'innovazione non è un termine di marketing per Planeta – è parte del DNA. Mentre molti discutevano ancora della Sicilia come regione vinicola, Planeta aveva già iniziato a ridefinirla.
Ciò che oggi suona ovvio, un tempo era radicale: Chardonnay nel caldo sud-ovest. Fertili terrazze di vigneti su cenere vulcanica nera. Viticoltura sostenibile in un clima che altri avrebbero già abbandonato.
Planeta è stata la prima cantina siciliana a puntare sulla diversità regionale – con sei cantine in diverse zone dell'isola. Non per diventare più grande. Ma per lavorare con maggiore precisione. Ogni luogo, ogni vitigno, ogni vino – su misura per il suo terroir.

Un'isola. Molte facce
Tutto è iniziato a Menfi. Qui, nel sud-ovest della Sicilia, si trova la tenuta Ulmo – da generazioni di proprietà familiare. Clima mediterraneo, terreni argillosi, colline e vento: il luogo perfetto per il primo grande passo di Planeta. Da qui è nata l'idea di non vedere la Sicilia come una singola regione vinicola, ma come un mosaico di terroir differenti.
Oggi Planeta è attiva in sei regioni dell'isola – ognuna con un carattere proprio, ogni sito con un ruolo chiaro.
Che si tratti delle colline calcaree di Noto, dei flussi di lava vulcanica dell'Etna, dei terreni sabbiosi rossi di Vittoria o del progetto pionieristico a Capo Milazzo: Planeta non ha cercato di uniformare la Sicilia – ma di esprimerla appieno.
Ogni vino nasce dove può esprimersi al meglio. La varietà d'uva segue il terreno, non il mercato. Non è un concetto – è una convinzione.
Planeta pensa in modo regionale – e ne fa un quadro complessivo che è più della somma delle sue parti.
Con Menfi come origine. E la Sicilia come identità.
Progetto familiare
Da oltre 17 generazioni la famiglia Planeta vive in Sicilia. Ciò che una volta iniziò con l'agricoltura, le olive e le viti, oggi è uno dei marchi leader nel vino e nel piacere in Italia. Ma nonostante tutta la crescita, una cosa è rimasta: la famiglia è al centro. E con essa: Alessio Planeta.
Alessio non è solo l'amministratore delegato – è l'architetto dietro l'identità moderna di Planeta.
Dopo studi ed esperienze in Italia e all'estero, è tornato negli anni '90 con un obiettivo chiaro: tradurre il potenziale della Sicilia in vini di classe mondiale.
È stato lui a capire che la Sicilia non è una sola regione vinicola, ma molte – e che ha ampliato la tenuta passo dopo passo sull'isola: da Menfi a Vittoria, Noto, sull'Etna, fino a Capo Milazzo. Sempre con rispetto per il terroir, sempre alla ricerca della migliore espressione di ogni regione.
Progresso con origine
L'innovazione non è un termine di marketing per Planeta – è parte del DNA. Mentre molti discutevano ancora della Sicilia come regione vinicola, Planeta aveva già iniziato a ridefinirla.
Ciò che oggi suona ovvio, un tempo era radicale: Chardonnay nel caldo sud-ovest. Fertili terrazze di vigneti su cenere vulcanica nera. Viticoltura sostenibile in un clima che altri avrebbero già abbandonato.
Planeta è stata la prima cantina siciliana a puntare sulla diversità regionale – con sei cantine in diverse zone dell'isola. Non per diventare più grande. Ma per lavorare con maggiore precisione. Ogni luogo, ogni vitigno, ogni vino – su misura per il suo terroir.
Un'isola. Molte facce
Tutto è iniziato a Menfi. Qui, nel sud-ovest della Sicilia, si trova la tenuta Ulmo – da generazioni di proprietà familiare. Clima mediterraneo, terreni argillosi, colline e vento: il luogo perfetto per il primo grande passo di Planeta. Da qui è nata l'idea di non vedere la Sicilia come una singola regione vinicola, ma come un mosaico di terroir differenti.
Oggi Planeta è attiva in sei regioni dell'isola – ognuna con un carattere proprio, ogni sito con un ruolo chiaro.
Che si tratti delle colline calcaree di Noto, dei flussi di lava vulcanica dell'Etna, dei terreni sabbiosi rossi di Vittoria o del progetto pionieristico a Capo Milazzo: Planeta non ha cercato di uniformare la Sicilia – ma di esprimerla appieno.
Ogni vino nasce dove può esprimersi al meglio. La varietà d'uva segue il terreno, non il mercato. Non è un concetto – è una convinzione.
Planeta pensa in modo regionale – e ne fa un quadro complessivo che è più della somma delle sue parti.
Con Menfi come origine. E la Sicilia come identità.


















































