La Tenuta Ruffino Poggio Casciano si trova a meno di mezz'ora d'auto da Firenze. È l'ingresso enologico perfetto a tutto tondo in Toscana. Ovviamente, nella tenuta c'è un eccellente ristorante che celebra la cucina locale e stagionale («Tre Rane») e naturalmente si può anche soggiornare qui in modo elegante, raffinato e tranquillo («Casa Ruffino») nel mezzo dei vigneti.

Da questi terreni di argilla, calcare e ghiaia provengono, tra gli altri, i vini di punta di Ruffino come il Supertuscan chiamato Modus Primo (Merlot, Sangiovese, Cabernet Sauvignon) o l'Alauda (Cabernet Franc, Merlot, Colorino), che viene prodotto solo nelle annate migliori. Si può degustare tutto, ma attenzione: c'è parecchio da fare, perché Ruffino si è ormai affermata e oggi dispone di sei tenute nelle più famose regioni vinicole della Toscana. Il maestoso Montemasso o il pittoresco Gretole si trovano fortunatamente non lontano dalla Tenuta Ruffino Poggio Casciano. Voglia di una scoperta più a sud?

Nel cuore della Maremma ci fermiamo nell'agriturismo dell'Azienda Agricola Cipriana. Il punto di partenza ideale per esplorare il paesino e le vigne intorno a Bolgheri. Oppure – ancora meglio! – per restare qui e degustare in cantina i vini dei fratelli Fabiani. Dal 1975 si percepisce la loro spinta all'eccellenza ad ogni sorso. Tutti vogliono assolutamente provare prima di tutto il San Martino (Cabernet Sauvignon, Petit Verdot), lodato per la sua complessità e profondità, ma non bisogna dimenticare anche gli altri vini e soprattutto il Vermentino (Paguro). Chi cerca le caratteristiche tipiche della regione nel bicchiere le trova qui. Ma idealmente solo dopo aver percorso la leggendaria Via Bolgherese. Cena a Bolgheri? Alla fine del Viale dei Cipressi? Questo piccolo borgo, dietro le cui porte il tempo sembra scorrere diversamente? La nostra prima scelta resta l'Osteria Magona. Lì si possono allungare le gambe e cenare all'aperto, proprio come si vede solo nei film italiani. Meraviglioso.

Un viaggio nel verde. Ovvero, verso l'entroterra, in direzione del paesino collinare di San Gimignano. È il villaggio delle belle torri, la Manhattan del Medioevo, fortificato con mura del XIII secolo. Anche oggi c'è ancora parecchio movimento qui, quindi ci fermiamo alle porte del paese e lo visitiamo verso sera, quando i flussi turistici si sono calmati.

Fermarsi è particolarmente piacevole con i fratelli Alessio, Giampiero e Stefano Logi della cantina Il Colombaio di Santa Chiara. Nel caldo di mezzogiorno è perfetto che qui si produca principalmente vino bianco. La Vernaccia di San Gimignano DOCG è stata la prima denominazione di origine controllata e garantita per vini bianchi in Toscana, ma i fratelli producono anche rosé, spumante e vino rosso. Ciò che è fuori discussione è il loro impegno per la viticoltura biologica. L'attenzione e la passione sono chiaramente grandi nella famiglia. La vendemmia è esclusivamente manuale, delicata, precisa e il più possibile vicina alla natura. Il terroir deve parlare: «Che freschezza nel bicchiere!» Qui sono previsti pomeriggi di degustazione rilassati. A seconda del desiderio, dell'umore e del tempo si può scegliere e magari anche pranzare con qualcosa di leggero, esplorare i vigneti in jeep, godere di una vista fantastica o scendere in cantina per ispezionare le botti di legno. Dio non avrebbe potuto fare di meglio in Toscana che in Francia.